Esistono due tipi di fumetti.
Quelli che hanno una fine in cui il protagonista, dopo aver vissuto la propria avventura, salva il mondo oppure muore o si sposa, vive felice e contento, sconfigge definitivamente il malvagio di turno...
Insomma ad un certo punto la storia si conclude, cessano le pubblicazioni e il personaggio continua a vivere solo nel cuore dei lettori, sui mercatini dell'usato e nelle ristampe.
E poi ci sono quelli in cui le avventure continuano per sempre. Cambiano gli autori, il costume, il disegnatore, i lettori... ma la serie continua.
Le avventure si susseguono l'una all'altra. Mese dopo mese, anno dopo anno i personaggi sono condannati ad un eterno presente che li vede protagonisti sempre delle stesse avventure, per la gioia dei lettori e soprattutto degli editori.
Ecco, noi armasti siamo condannati a vivere in un fumetto di questo tipo. Si susseguono le storie, gli innamoramenti, le illusioni, i baci... e le delusioni.
E' un copione iniziato nella pubertà che va avanti senza fermarsi, nemmeno quando si è abbondantemente superata la soglia dei 30.
Non arriva quella fine delle pubblicazioni tanto sospirata, quel grande amore travolgente ed unico, quel matrimonio o quel figlio che mettono un punto nella vita. La storia continua, sempre uguale a se stessa.
Anche Kenshiro, dopo aver abbattuo innumerevoli avversari, dopo aver salvato il mondo, dopo aver compreso anche l'ultimo segreto delle arti marziali ha preso tra le sue possenti braccia la sua Julia, l'ha issata su Re Nero ed è partito per la luna di miele.
Poi però l'affetto dei lettori e l'avidità dell'editore hanno costretto l'autore a far morire Julia e a richiamare Kenshiro a nuove battaglie, ad altri avversari, ad un mondo ancora in preda alla violenza e a nuovi segreti da scoprire.
Anche nella nostra vita c'è uno sceneggiatore sadico.
E' tempo di iniziare a scrivere da soli la storia della nostra vita!